L’urbanistica dell’istante rincorante

9 Maggio 2008

Roma, 9 – 10 Maggio 2008 – Dissonanze

Si è conclusa l’ottava e lunare edizione del festival “Dissonanze”, al Palazzo dei Congressi all’ Eur.
Due notti, quella del 9 e del 10 di maggio, dedicate alla musica elettronica con artisti di rinomanza internazionale.
Un evento incantatore, impressionista e straordinario, per la fusione sonora e visiva; dove il corpo danzante delle migliaia di giovani, e non solo, ha vibrato nella scatola scenica del bellissimo edificio progettato da Adalberto Libera per l’Esposizione Universale del 1942.
Fino all’alba, in un’atmosfera serena ed energetica, gioioso ed educato al suono di una fra le espressioni artistiche più interessanti del contemporaneo, il giovanile mondo rinnovato usciva insieme a me, nel silenzio del metafisico quartiere, incarnato come noi nella luce d’oro di un giorno ricco di speranze.
Speranze, da queste dissonanze romane, fuori dalle stanze piene di niente, fuori dalle porno ignoranze.
Ai giovani internati in internet, a quelli senza futuro, vorrei donare il cuore dell’arte per vibrare con loro insieme e verso le masse, per imparare ad educare.

M.G. F.

… Le creazioni dei più giovani, che l’orecchio degli anziani bandisce, come risultati necessari nel cammino verso la bellezza.

Arnold Schonberg
Dal “Manuale di armonia”.
Citazione, utilizzata per il manifesto del concerto eseguito a Monaco, il 1 Gennaio 1911.

Roma, 22 giugno 2007 – Tevereterno

Piazza Tevere (Da Ponte Sisto a Ponte Mazzini) – dalle 21.00 alle 2.00
PERFORMANCE MUSICALE
Di Ars Ludi Ensemble

AMBIENTI SONORI
Composizioni di Risset, Chabade, Feld, Scaletti, Stevens.
Musiche elettroacustiche dal Festival di sound-art ed ecologia “Ear to the earth” di New York

LUMINALIA
Di Kristin Jones e Daniel Brown

….I mezzi di arti diverse sono esteriormente diversissimi. Suono, colore, parola!…
ma nella profonda ragione interiore, questi mezzi si equivalgono: lo scopo ultimo cancella le diversità esteriori e mette a nudo l’identità interna.
L’evento spirituale (vibrazione), indefinibile e tuttavia determinato, è il fine dei singoli mezzi artistici.
Un determinato complesso di vibrazioni: ecco il fine di un opera.
L’affinamento dell’anima attraverso il sommarsi di determinati complessi di vibrazioni: ecco il fine dell’arte.
L’arte è quindi indispensabile e funzionale.
Il mezzo scelto dall’artista è una forma materiale della sua vibrazione psichica che chiede e impone un’espressione.

W. Kandinsky
Prefazione al “Il suono giallo” nell’almanacco Il cavaliere azzurro, 1911-1912.

La mia registrazione vibrante, teveramente, M. G. F.

TEVERETERNO
22 GIUGNO 2007

APPUNTI VISIVI DI MARIA GIULIA FABBRI

Guardare che il fiume è fatto di tempo e acqua
e ricordare che il tempo è un altro fiume,
sapere che ci perdiamo come il fiume
e che i visi passano come l’acqua […]

Da “Arte poetica” di J.L. Borges


* La qualità del formato web non corrisponde alla qualità del video originale