Tempo temporale

_| Arrivai a Roma quando
si aspettava la fumata bianca. Andavo come in un romanzo di Zavattini, tutti i
giorni in bicicletta (sorridente) a San Pietro e, tra la folla dei fedeli, zigzagando, commentavo con la gente. Ma quel pomeriggio la Piazza era
misteriosamente deserta, mi ritrovai sola al centro dello spazio vuoto a
cavalcioni sopra la mia ferro-volante davanti alla Basilica e poco dopo, mi
circondarono, bloccandomi, le urla festanti dei Papaboys: il Papa! Il Papa!
Davanti a me con gli occhi della meraviglia, l’Habemus Papam e lo
sguardo severo, forse spaventato, dell’uomo nuovo che il suo mondo osservava.| M.G.F.

Tevere

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Roma, Domenica 10 Febbraio; 2013

Luce nel Tevere_